Il Centro di Eccellenza Laurence K. J. Feininger è stato fondato il 23 marzo 2011 per continuare e implementare “la ricerca, la divulgazione, la valorizzazione sotto ogni forma del patrimonio musicale di ogni epoca e stile, primariamente dei beni librari conservati presso la ‘Biblioteca musicale Laurence K. J. Feininger’ di Trento, dei Codici musicali trentini del Quattrocento e di altri patrimoni bibliografico-musicali, sia pubblici che privati” (come recita l’articolo 2 dello Statuto dell’Associazione).
L’associazione è formata da persone con profonde competenze scientifiche in campo musicologico, oltre che da musicisti pratici, che sin dal 1983 si dedicano alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio bibliografico-musicale in collaborazione con numerosi enti pubblici e privati, attraverso l’organizzazione di esposizioni, concerti, festival, corsi, convegni, conferenze, pubblicazioni, presentazioni di libri e altri eventi culturali.
I soci fondatori del Centro sono: Giacomo Baroffio, Giulio Cattin, Antonio Cembran, Pasquale Chistè, Danilo Curti-Feininger, Salvatore de Salvo, Ivo Gabrielli, Roberto Gianotti, Marco Gozzi.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
LAURENCE FEININGER (1909-1976)
Docufilm in due parti
dedicato alla figura di Laurence Feininger musicologo, realizzazione di Giuseppe Calliari progetto del Centro di eccellenza Laurence K.J. Feininger
Con: Giovanni Agostini, viandante; Alessio Dalla Costa, lettore
Dialoghi con: p. Benedikt Pahl, Joachim Steinheuer, Laura Dal Prà, Marco Gozzi, Marco Minardi, Pietro Gizzi, Antonio Addamiano, Valentino Miserachs, Guido Milanese, Roberto Gianotti, Danilo Curti-Feininger
Musiche: Coro del Concilio di Trento dir. Laurence Feininger; BonportiAntiquaEnsemble; Corale Città di Trento e Corale Università di Trento; Gruppo vocale Laurence Feininger; Lucrezia Slomp pianoforte; Adriano Dallapè organo
Pagine tratte dai Codici Trentini e dalla Biblioteca musicale L. Feininger; pagine policorali di Orazio Benevoli e Giuseppe Pitoni, pagine strumentali di Laurence Feininger
LA VIA DELLA COSCIENZA
1933-1943
La via della coscienza tratteggia attraverso i luoghi e le riflessioni delle figure coinvolte momenti decisivi per la formazione e le scelte di vita di Laurence Feininger, nato in una famiglia di artisti nel cuore della svolta novecentesca dell’arte. Gli studi universitari a Heidelberg lo mettono in contatto con le nuove prospettive della musicologia ma anche con la spiritualità benedettina. Si fa cattolico, mentre il Nazismo prende il potere in Germania. A Trento può mettere a frutto le competenze paleografiche trascrivendo i Codici di polifonia del Quattrocento, conservati al castello del Buonconsiglio. Nel 1943 subisce l’internamento nella fortezza di Montechiarugolo, tra Parma e Reggio Emilia, in quanto cittadino statunitense: qui matura la scelta di farsi sacerdote.
DE CIVITATE DEI
1943-1976
De civitate Dei ricostruisce l’impresa condotta dal sacerdote musicologo, mosso dalla volontà di edificare in bellezza e verità. Feininger si dedica totalmente al recupero filologico, all’edizione, all’esecuzione del repertorio policorale barocco romano. Persuaso del valore degli autori che studia e pubblica, intende restituire alla comunità la bellezza di una musica capace di accendere la fede. Per questo crea e sostiene un coro di ragazzi, piccola società ideale, dedicandolo ai Padri del Concilio di Trento, del cui spirito il barocco romano è, a suo avviso, piena realizzazione. Sarà la riforma liturgica del Vaticano II a frustrare lo slancio di Feininger, che si dedicherà nell’ultimo decennio di vita al recupero di tutte le fonti della musica cattolica, fino a costituire la biblioteca oggi patrimonio pubblico.
Iter Liturgicum Italicum di Giacomo Baroffio
Iter Liturgicum Italicum è una raccolta di repertori che sto elaboradoo da oltre sessant’anni. Dopo alcuni tentativi sommari del periodo liceale, ho iniziato a redigere in modo sistematico degli elenchi nel periodo universitario (Köln, Erlangen e Bonn).
Il primo lavoro è stata una bibliografia esauriente relativa all’Ordine Certosino. Ho scritto a mano centinaia di schede, ma il lavoro non è mai stato pubblicato e non so più dove sia finito. Per alcuni anni – dietro suggerimento del mio maestro Prof. Dr. Bruno Stäblein († 1978) – ho lavorato agli indici degli Analecta Hymnica Medii Ævi. Ho scritto a mano migliaia e migliaia di schedulæ, non limitandomi agli incipit stampati nell’edizione, ma inglobando anche le differenti recensioni segnalate nell’apparato critico, talora impreciso e lacunoso, con le varianti testuali del primo verso del testo.