Laurence K. J. Feininger

Vita e Opera di Laurence K. J. Feininger

1909
nasce a Berlino il 5 aprile. Laurence Karl Johann Feininger è figlio del pittore e musicista Lyonel e della pittrice Julia Berg-Lilienfeld.
1919/1926
risiede con la famiglia a Weimar dove il padre insegna al Bauhaus; svolge gli studi musicali con Hans Brönner e Willi Apel. Suona il flauto, clarinetto e oboe. Fin dai 3 anni mostra grandi attitudini per il disegno che esercita sulle tracce dei temi cari al padre. Lo segue sugli organi delle piccole chiese della Turingia suonando Bach e Buxtehude e trascrive le Fughe per organo composte dal padre.
1926
si iscrive alla Freie Schulgemeinde Wikersdorf (Odenwald) e intensifica lo studio del pianoforte; si trasferisce quindi con la famiglia a Dessau dove si è spostato il Bauhaus.
1928
conseguita l’abilitazione, sceglie di formarsi come organista e studia con Paul Hopf a Eisenach.
1929
prosegue gli studi organistici ad Hannover.
1932
dopo un primo semestre all’Università di Berlino, si stabilisce a Heidelberg. Qui segue i corsi universitari di Heinrich Besseler (musicologia), Karl Jaspers (filosofia) e August Grisebach (storia dell’arte). Inizia anche a frequentare il monastero di Stift-Neuburg dove ha conosciuto un padre benedettino che lo guida nel percorso di avvicinamento alla Chiesa cattolica attraverso la bellezza del canto e delle liturgia.
1933/1934
Compone XII Preludi e fughe per tastiere che editerà nel 1972. È allievo del compositore Wolfgang Fortner presso la Scuola superiore di musica sacra di Heidelberg.
1934
il 19 maggio riceve il battesimo presso il monastero di Stift-Neuburg.
1935
il 28 giugno consegue la laurea in Storia della musica (Dr. Phil.) con la tesi Die Fruhgeschichte des Kanons bis Josquin des Pres (um 1500), pubblicata a Emsdetten nel 1937.
1937
intimidazioni da parte dei nazisti costringono la famiglia a lasciare la Germania per gli Stati Uniti. Le opere del padre sono bollate come “arte degenerata”. Laurence viaggia invece in Italia (Trento, Firenze e Roma) attratto dalle fonti della musica cattolica: qui inizia il suo paziente lavoro di trascrizione che lo impegnerà per tutta la vita. A Firenze è ospite della famiglia Giuffrida-Ruggeri.
1938
dal 13 gennaio si stabilisce a Trento dove inizia lo studio dei sette Codici musicali Trentini del Quattrocento, che trascriverà integralmente; stringe una stretta amicizia con le famiglie Crepaz, Pedrotti, Lunelli, Disertori, Segatta, Grigolli, Maffei, Less, Divan, Cembran; frequenta il circolo Juventus e si sostiene impartendo lezioni di musica e di inglese. Compone brani vocali sacri e brani strumentali da suonare con gli amici.
1939
viaggia negli Stati Uniti dove continua a comporre brani per violino e piccole ensemble, dedicandoli al padre e alla madre.
1943
viene internato prima nel campo di Montechiarugolo (PR) e poi in quello Bagnolo in Piano (RE) in quanto americano, ossia cittadino di un paese nemico. Viene liberato nel settembre 1944. L’esperienza vissuta lo segnerà nel profondo.
1944/1946
compie gli studi teologici presso i Seminari di Trento, Tiarno e Malè (TN) e il Collegio Capranica (Roma). Dal 1946 al 1949 è collaboratore scientifico presso la Biblioteca Vaticana e il Pontificio Istituto di Musica Sacra: grazie allo studio delle fonti originali, elabora un complesso piano di pubblicazione del patrimonio musicale sacro composto a soli Deo Gloria.
1947
il 29 giugno viene ordinato sacerdote della Diocesi di Velletri nella Basilica Lateranense. Il 30 giugno celebra la sua prima messa nella Cappella dell’Almo Collegio Capranica di Roma e il 4 luglio a Trento nella chiesa di Maria Ausiliatrice (Istituto Salesiano). Nello stesso anno fonda con mons. Carlo Respighi la Societas Universalis Sanctae Ceciliae, che inizia la pubblicazione dei Monumenta Polyphoniae Liturgicae Sanctae Ecclesiae Romanae (a carattere scientifico) e dei Documenta Polyphoniae Liturgicae S.R.E. (a carattere pratico). Inizia la raccolta di un ampio archivio documentario in riproduzione fotografica che lo occuperà per tutta la vita. È in contatto con i colleghi musicologi Manfred Bukofzer, Edward Lowinsky, Gustave Reese, Guillaume De Van, Donald Jay Grout, Higino Anglés, Nino Pirrotta, Benvenuto Disertori, Renato Lunelli ecc.
1948
ritorna a Trento per completare la catalogazione dei Codici Trentini. Pubblica trascrizioni dal codice Trento 88, dieci messe su L’homme armé di autori vari del Quattrocento e numerose opere di Guillaume Dufay.
1949
si stabilisce definitivamente a Trento e vi fonda il Coro del Concilio per l’esecuzione delle opere policorali da lui riscoperte negli archivi romani e soprattutto di quelle di Orazio Benevoli.
1950
il 26 maggio interviene al Congresso Internazionale di Musica Sacra a Roma con una relazione Sulla necessità di catalogare l’intero patrimonio di musica sacra ancora esistente. Il 22 novembre, per l’Anno Santo, il Coro del Concilio esegue in San Pietro, alla presenza di Pio XII, la Messa a 16 voci Tu es Petrus di Orazio Benevoli.
1950/1960
intensa attività del Coro con tournées a cadenza annuale, in Italia, Austria, Germania e Francia. Prosegue a lavorare sull’archivio fotografico e su nuove edizioni.
1962
pubblica il primo volume del catalogo tematico di Giovanni Giorgi (l’opera verrà completata nel 1971).
1964
pubblica in Membra disjecta reperta quanto ha recuperato dell’ex archivio di Santo Spirito in Saxia a Roma (a completamento seguirà due anni dopo Membra disjecta conjuncta) e il catalogo tematico di Pompeo Cannicciari.
1966
con la Missa sine nomine prende l’avvio la stampa dell’Opera Omnia di Orazio Benevoli. Entro il 1975 usciranno ben 19 Messe, fra le quali la famosa Missa Salisburgensis a 54 voci (in edizione anastatica per Anton Pustet Verlag di Salisburgo, 1969).
1967
inizia la raccolta di testi musicali liturgici, sia manoscritti che a stampa, nell’intento di salvare dall’oblio e dalla distruzione i documenti musicali collegati al rito latino abbandonato dalla Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Questa impresa assorbirà completamente gli ultimi anni della sua vita, nei quali riprende gli studi sul canto gregoriano.
1969
pubblica il primo tomo dei Repertorium Cantus Plani, che cataloga parte del materiale della sua biblioteca, dedicandolo temporibus futuris melioribus. Seguiranno nel 1971 e nel 1975 un secondo e un terzo volume.
1971
dopo più di vent’anni cessa l’attività del Coro del Concilio. Riprende a comporre musica per tastiera. Pubblica presso l’editore Hans Schneider Das Musikalische Werk Lyonel Feininger’s, un volume che raccoglie in anastatica tutte le composizioni organistiche del padre.
1972
pubblica gli XI Preludes and Fugues per clavicembalo o organo (proprie composizioni degli anni 1933/1934) in memoria del padre.
1975
esce il catalogo tematico dell’opera di Francesco Antonio Bomporti. Avvia un rapporto di collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, alla quale cede parte della sua biblioteca. Il terzo volume del Repertorium Cantus Plani reca il motto: Zelus domus tuae comedit me (lo zelo per la tua casa mi ha consumato). Sono 135 i volumi pubblicati nelle edizioni della Societas Universalis Sanctae Ceciliae.
1976
il 7 gennaio trova la morte sull’autostrada del Brennero in un incidente stradale avvenuto a Campo di Trens, presso Vipiteno in provincia di Bolzano.